Titolo: Il declino economico e tecnologico degli U.S.A.
Autore: Collettivo "Distruggiamo l’economia" [Alfredo M. Bonanno]
Serie sesta – anno 1990 – numero 65 – pagine 1-8
Dalla seconda metà degli atti Ottanta c’è un continuo declino nella supremazia americana che perdurava dalla fine della guerra mondiale, in campo economico e tecnologico. La crescita in questi settori è addirittura arrivata a scendere al di sotto di quella giapponese ed europea. Se a questo si affianca un deficit pauroso che è tra i più alti del mondo per quanto concerne la bilancia commerciale e il fallimento oltre che l’inutilità dell’insieme dei progetti militari del Pentagono, si ha un quadro abbastanza reale delle condizioni economiche e sociali degli Stati Uniti. Ed è nei confronti di una simile situazione complessiva che l’URSS si trova in questo periodo a cercare un accordo a tutto campo.
––––––––
Titolo: Abbondanza
Autore: "Encyclopédie des nuisances"
Serie sesta – anno 1990 – numero 65 – pagine 9-17
Nei Paesi cosiddetti sviluppati, dove si è preteso in modo tanto rumoroso di accedere all’abbondanza, evocare questa nozione conduce immediatamente a chiedersi di che cosa ci sia profusione. Meno oppressi dall’incertezza a questo riguardo, certe società avevano potuto facilmente definire la loro abbondanza nella pratica del potlatch, della dilapidazione rituale, della festa. E dappertutto, prima di perdersi nell’astrazione mercantile, la semplice determinazione del necessario e del superfluo, il lavoro ripetitivo e l’abitudinaria soddisfazione dei bisogni essi stessi stabili, hanno conosciuto la loro conclusione e il loro senso, la loro consacrazione nell’ozio o negli eccessi di ciò che rappresentava l’uso dispendioso della vita, che si manifesta attraverso i valori. Era necessario che il loro oggi si annullasse nell’indefinibile bisogno la cui soddisfazione – fosse pure la più semplice come respirare – non è altro che abitudine, per arrivare a chiedersi cosa vi potrebbe essere di desiderabile nell’eccesso di una simile miseria, compreso l’ozio che si vedrebbe costretto a vivere insieme a tutto ciò. Così, l’abbondanza mercantile, che si presumeva fosse in grado di soddisfare tutti i bisogni da lei stessa riconosciuti, come quelli che andava creando lei per prima, ha finalmente arricchito la privazione fino a distruggere ogni specie di soddisfazione: una società senza lusso dove manca il necessario, è questa la più immediata definizione di ciò che si propone come completamento della storia umana.
––––––––
Titolo: Dell’ecologia sociale
Autore: Pino Bertelli
Serie sesta– anno 1990 – numero 65 – pagine 18-21
Un breve e denso elenco delle principali tesi che si possono ricondurre all’ecologia sociale. Per come era nelle intenzioni del suo autore, nulla di più di una guardatina a volo d’uccello, nessun approfondimento, nessuna intenzione critica. Certe volte un vestitino semplice semplice fa vedere meglio la trama del tessuto con cui è fatto, e questa trama è ben povera cosa, contraddittoria e presuntuosa.
––––––––
Titolo: Ovvietà o parzialità?
Autore: Gruppo di ricerche sulla decodificazione [Alfredo M. Bonanno]
Serie sesta – anno 1990 – numero 65 – pagine 22-25
L’ecologia sociale subisce in modo atroce una sorta di supplizio di Tantalo: da un lato è stiracchiata verso un anarchismo rivoluzionario che sarebbe la sua logica conclusione, dall’altro verso un riformismo settorialista che si traduce in un migliorismo specifico. Denunciando comunque fatti fondati, documentati e fuori discussione, l’ecologia sociale non può non trovarsi davanti al dilemma: fare o non fare il passo conclusivo? Restare cauta dietro il candido laticlavio catoniano o scendere sul terreno dell’attacco, sia pure modesto, contro strutture e persone responsabili di tanto scempio?
––––––––
Titolo: Tonalità e totalità
Autore: John Zerzan
Serie sesta – anno 1990 – numero 65 – pagine 26-42
La funzione sociale ed estetica della musica. Una interessante carrellata del suo sviluppo storico occidentale. Contrasti e concordanze con l’assetto sociale autoritario dominante. Il rapporto tra tonalità e organizzazione gerarchica della società. Le condizioni contraddittorie della musica moderna.
––––––––
Titolo: Affinità e spazio
Autore: Alfredo M. Bonanno
Serie sesta – anno 1990 – numero 65 – pagine 43-55
L’utilizzazione dello spazio da parte del capitale e le sue conseguenze nella vita di tutti i giorni oltre che nelle strutture organizzative di lotta e di resistenza di classe. L’architettura degli ostacoli come condizione della sopravvivenza, difficoltà di superare l’appiattimento spaziale. L’affinità come elemento di costruzione di uno spazio nuovo. Distruzione delle vecchie condizioni e creazione delle nuove. Ulteriori elementi per una teoria dell’affinità.