Titolo: Vicende della casa dei morti. Integrazione e radicalismo democratico
Autore: Pierleone Porcu
Serie sesta – anno 1989 – numero 64 – pagine 1-10
Dopo le vicende del Settantasette e il recupero e l’integrazione delle forme contestative, dilaga come supporto del rifiuto un’apologia del resistenzialismo minimale che non solo è fuori del tempo ma è anche ridicola. Il culto della carogna fulmina ancora gli individui davanti al culto del passato e impedisce loro la sovversione del futuro.
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Titolo: Il confronto tra l’Islam e il bolscevismo (sguardo storico)
Autore: V. Sanin
Serie sesta – anno 1989 – numero 64 – pagine 11-23
Se c’è un problema di attualità di cui in genere si parla molto poco è quello della guerra combattuta in Asia centrale da quasi sette decenni tra Bolscevismo e Islam, due ideologie antilibertarie, anzi liberticide. Questo studio consente di capire meglio la situazione in quelle zone in una prospettiva di autentica liberazione dei popoli sottomessi al Bolscevismo di rito staliniano più o meno riformato.
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Titolo: La rivoluzione francese e l’attuale pasto degli avvoltoi. Relazione al Convengo su “1789-1989. Due secoli di rivoluzione”
Autore: Alfredo M. Bonanno
Serie sesta – anno 1989 – numero 64 – pagine 24-31
Fare i conti con lo Storicismo diventa sempre più indispensabile. Specie parlando della Grande Rivoluzione. Quegli antichi fantasmi vengono oggi avvolti nel mito del “progresso” e del “determinismo” tanto caro alle brave persone. Fortunatamente la “rivoluzione dal basso” non legge libri di filosofia.
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Titolo: Abolizione della moneta
Autore: “Encyclopédie des nuisances”
Serie sesta – anno 1989 – numero 64 – pagine 32-38
L’arciprete di Hita diceva di già nel quattordicesimo secolo che il denaro aveva il potere di “fare delle verità menzogne e delle menzogne verità”. Oggi, pienamente sviluppato nello spettacolo, questo potere permette anche di parlare di “società senza denaro” quando il valore di scambio è a tal punto presente dappertutto che diventa inutile rappresentarlo nella moneta. L’astrazione economica che taglia i valori monetari in una vita di sacrifici pensa con la “monetica” di arrivare al proprio funzionamento autonomo, pura contabilità dell’amministrazione delle cose e degli uomini reificati, espressione diretta di ogni misura della sottomissione che abolisce in ogni caso la potenza agitatrice del denaro.
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Titolo: Rambo sulle coste libiche. Il prezzo del petrolio e le difficoltà americane
Autore: George Caffentzis
Serie sesta – anno 1989 – numero 64 – pagine 39-46
Lo scopo reale del bombardamento di Tripoli e di Bengasi nell’aprile del 1985 era di dimostrare in modo lampante come stanno effettivamente i rapporti internazionali di produzione. Si è trattato di una dura lezione di economia. Benché il petrolio si trovi sotto il territorio libico esso non appartiene a quella nazione, questo fatto geografico non dà diritto a diventarne proprietari. C’è un altro concetto di proprietà, che fa contrasto con quello che il capitalismo afferma ufficialmente, ed è quello basato sulla forza militare e sull’imbroglio politico. Si tratta di un problema apertissimo oggi, man mano che vanno peggiorando le condizioni di dominio di cui gli USA hanno goduto negli ultimi decenni.
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Titolo: I furori libertari di Giordano Bruno
Autore: Pino Bertelli
Serie sesta – anno 1989 – numero 64 – pagine 47-50
Breve scritto contro le magnifiche eccellenze del pensiero assassinato. Ovvero iniziazione alla devianza e al rovesciamento di prospettive della rete sociale.
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Titolo: Irriducibile al calcolo
Autore: Alfredo M. Bonanno
Serie sesta – anno 1989 – numero 64 – pagine 51-60
Nella grande richiesta di analisi, documentazioni, controinformazioni, dati ed altro, si sente il bisogno di trovare fondamento ad un meccanismo che vorremmo capace di andare avanti da solo, a prescindere del nostro personale coinvolgimento. Ma il calcolo è un’arma a doppio taglio. In ogni caso, se sovrasta e decide al posto dell’individuo, è un ostacolo. Da qui la necessità di sottolineare la “differenza” che costituisce il difetto di ogni calcolo, di ogni analisi, e questa “differenza” è l’uomo concreto, che si oppone davanti ad ogni tentativo di subordinazione alla superiore sapienza dell’oggettività.