Titolo: Il potere mafioso. Ombre e luci di un’analisi per un possibile approccio pratico
Autore: Alcuni compagni anarchici dal carcere di Bergamo [Alfredo M. Bonanno]
Serie sesta – anno 1989 – numero 63 – pagine 1-9
Un contributo diretto ad approfondire le modificazioni strutturali della Mafia, il suo sviluppo e la sua estensione a livello locale e internazionale. Il mercato della droga e le perturbazioni politiche ed economiche relative. Il carrierismo e l’antimafia. La cosiddetta risposta militare dello Stato. I limiti di un’opposizione fittizia e i possibili sviluppi di un approccio rivoluzionario.
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Titolo: Germania Federale. L’alibi del neonazismo come strumento di controllo delle forze antagoniste
Autore: Pierleone Porcu
Serie sesta – anno 1989 – numero 63 – pagine 10-15
Il dato di fatto della rinascita e dei recenti successi elettorali dei Republikaner neonazisti in Germania federale nasconde l’uso che di esso è stato fatto dalle forze della sinistra e dai Verdi per frenare le spinte antagoniste che potrebbero fare sviluppare una situazione di scontro di classe. In un momento di profonde trasformazioni sociali, economiche e politiche, la Germania sta diventando un punto di riferimento privilegiato nel rapporto di forze tra USA, URSS e Europa unita. Non si potranno quindi tollerare sviluppi della lotta antagonista in quel paese per frenare i quali tutti i mezzi sono buoni.
Titolo: Malinconie del decisionismo
Autore: Alfredo M. Bonanno
Serie sesta – anno 1989 – numero 63 – pagine 16-27
La fine di tutte le certezze ha messo in crisi il mito della forza. In effetti un’osservazione attenta della realtà rivela l’inconsistenza delle ideologie del passato. Ma le vecchie concezioni rivoluzionarie stentano a morire. Anche il vecchio anarchismo ha sussulti che sembrano soltanto di natura riformista. Le difficoltà di trovare una chiave di analisi in un mondo dai colori tenui. Contro il decisionismo per un nuovo concetto di struttura di massa e di lotta rivoluzionaria.
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Titolo: "Lingua di legno"
Autore: Nicolas Trifon
Serie sesta – anno 1989 – numero 63 – pagine 28-35
Cos’è diventato il discorso politico in Nicaragua? Intendiamoci: è quello che intende far accettare, conoscere e funzionare le istituzioni dell’attuale regime. Leggere "Barricada", l’organo del FSLN, è edificante quanto leggere "Gramma" o la "Pravda". Lo stesso dicasi dell’insieme della produzione editoriale legale o dei titoli disponibili nelle librerie e biblioteche del paese. Più ingenue, più insolite e, nel contesto delle pressioni nordamericane, più patetiche, vi sono le scritte e i murales, le esortazioni dei sermoni della Chiesa popolare e della "salsa", volte alla "coscientizzazione", che comportano spesso lati ed accenti commoventi. Ma sono fuorvianti. Guardando più da vicino, i registri pittorico-musicali si fanno eco di uno stesso fenomeno, visibile in campo scritto: la "Lingua di legno" nella più pura tradizione dei periodi eroici totalitari dei paesi del socialismo reale.
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Titolo: Notarelle su Sacco e Vanzetti. In margine ad un convegno di studi
Autore: Alfredo M. Bonanno
Serie sesta – anno 1989 – numero 63 – pagine 36-40
Siamo certo molto lontani dall’epoca e dalle condizioni sociali in cui maturò la tragedia di Sacco e Vanzetti. Ma i problemi riguardanti il modo in cui reagì in quei lontani giorni il movimento di opinione democratico mondiale e il movimento anarchico internazionale, sono molto cambiati? Le contraddizioni che emersero allora, non potrebbero riemergere anche oggi? Per quali motivi? Forse per il mancato chiarimento di certi equivoci? Queste le domande che hanno generato queste modeste noterelle.
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Titolo: La disoccupazione in Italia. Ma perché non salta tutto?
Autore: Collettivo "Distruggiamo l’economia" [Alfredo M. Bonanno]
Serie sesta – anno 1989 – numero 63 – pagine 41-44
Spesso ci poniamo la domanda: ma perché nessuno si muove in una situazione come quella attuale? Perché tanti lavoratori disoccupati non si ribellano? Perché il sistema economico e statale riesce a gestire tutto in un modo che sembra indolore? Proviamo a darci alcune risposte. Come bisogna "uscire" dall’economia in senso stretto se si vogliono capire le condizioni attuali dello sfruttamento.